PIAO

Piano Integrato di Attività

ed Organizzazione

2022

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Piano Integrato di Attività ed Organizzazione

INDICE DELLE MAPPE DEL SOFTWARE

Presentazione del prodotto

Le novità di questa versione

Parametri

Popolazione

Popolazione - Andamento

Economia Locale

Dati Finanziari

Reati

Anagrafica

Organizzazione - Personale - Classificazione

Organizzazione - Personale - Classificazione - Profili

Ente - Strutture

Ente - Strutture - Servizi

Performance

Priorità Strategiche

Rischi Corruttivi

Gestione - Personale - Classificazione

Gestione - Personale - Classificazione - Profili

Personale - Formazione

Personale - Strutture Profili

GUIDA OPERATIVA GENERALE

Utilità

Help

Internet

Avvertenze

 

 

Piano Integrato di Attività ed Organizzazione

 

INDICE DELLE MAPPE DEL SOFTWARE

 

 

Presentazione del prodotto

 

 

Sulla base delle previsioni dettate dall’articolo 6 del D.L. n. 80/2021 tutte le pubbliche amministrazioni sono tenute ad adottare il Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (PIAO).

Per come previsto dalla normativa, le regole operative per la redazione di questo documento sono dettate dal decreto del Presidente della Repubblica n. 81/2022, che individua gli adempimenti che sono assorbiti dalla introduzione di questo documento, e dal decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, emanato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sul sito internet del Dipartimento della Funzione Pubblica a partire dal 30 giugno 2022, che detta lo schema tipo di PIAO per tutte le Pubbliche Amministrazioni.

Sulla base del prima citato decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, emanato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sul sito internet del Dipartimento della Funzione Pubblica, il termine per l’adozione del PIAO nelle pubbliche amministrazioni non statali è fissato nei 30 giorni successivi alla approvazione del bilancio preventivo, fatto salvo che il 2022, primo anno in cui il vincolo è operante, esso è stato fissato nei 4 mesi successivi alla adozione del bilancio preventivo. Ricordiamo che per le amministrazioni statali tale vincolo è fissato al 31 gennaio.

Vengono assorbiti nel PIAO per le PA che hanno più di 50 dipendenti in servizio e ad eccezione delle scuole, sulla base delle previsioni dettate dallo schema di Decreto del Presidente della Repubblica, articolo 1, comma 1, i seguenti atti di pianificazione, con la indicazione delle norme di riferimento:

 

1)  Piano della performance (articolo 10, comma 1, lett. a) e comma 1-ter del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150);

2)  Piano per razionalizzare l’utilizzo delle dotazioni strumentali (articolo 2, comma 594, lett. a) della legge 24 dicembre 2007, n. 244);

3)  Piano delle azioni concrete (articolo 60-bis, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165);

4)  Piano di azioni positive (articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198);

5)  Piano di prevenzione della corruzione (articolo 1, commi 5, lett. a) e 60, lett. a) della legge 6 novembre 2012, n. 190);

6)  Piano organizzativo del lavoro agile (articolo 14, comma 1, della legge 7 agosto 2015, n. 124);

7)  Piano dei fabbisogni (articolo 6, commi 1, 4, 6, e articolo 6-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165);

8)  Piano esecutivo di gestione (articolo 169, comma 3-bis, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267).

 

Per le PA che hanno meno di 50 dipendenti sono previste numerose semplificazioni. In primo luogo, per la mappatura dei processi ai fini della prevenzione della corruzione, limitandosi all’aggiornamento di quella esistente per le sole attività a elevato rischio di corruzione previste dalla legge n. 190/2012 e per quei processi individuati dal Responsabile cd anticorruzione. Ed inoltre, l’aggiornamento nel corso del triennio avviene solo in caso di fatti corruttivi o di rilevanti modifiche organizzative o di disfunzioni amministrative o di aggiornamento degli obiettivi di performance per il valore pubblico. Ed inoltre, queste PA si devono limitare solamente alla indicazione della struttura organizzativa, del lavoro agile e del piano del fabbisogno per la programmazione delle cessazioni e la stima della evoluzione dei fabbisogni. Si deve aggiungere che comunque la indicazione degli obiettivi è condizione per la erogazione delle indennità connesse alla performance.

Recependo le perplessità contenute nel parere del Consiglio di Stato, viene chiarito dal citato D.P.R. n. 81/2022 che siamo in presenza di una soppressione degli “adempimenti inerenti ai piani” prima ricordati e non di una soppressione delle relative disposizioni.

Sulla base delle previsioni dettate dal provvedimento citato viene chiarito espressamente che per gli enti locali sia il piano dettagliato degli obiettivi sia il piano della performance sono assorbiti nel PIAO. Ovviamente non viene prevista alcuna conseguenza sul Programma Esecutivo di Gestione, in particolare per l’assegnazione delle risorse ai singoli dirigenti o, nei comuni che ne sono sprovvisti, ai responsabili, che quindi continua a costituire un vincolo per le singole amministrazioni.

Negli enti locali la competenza alla sua adozione è fissata in capo alla giunta ed il compito di avanzare la proposta spetta al segretario comunale sulla base dei principi dettati dal CCNL dei dirigenti e dei segretari del 17 dicembre 2020. Solo per la parte sulla prevenzione della corruzione la competenza alla presentazione della proposta spetta al responsabile anticorruzione e per la trasparenza.

Siamo in presenza di un documento triennale che deve essere aggiornato con cadenza annuale, che va predisposto in formato digitale e deve essere pubblicato sul sito internet della Funzione Pubblica, oltre che su quello istituzionale dell’ente.

Esso deve essere elaborato in modo da assicurare la “la coerenza dei propri contenuti ai documenti di programmazione finanziaria, previsti a legislazione vigente per ciascuna delle pubbliche amministrazioni, che ne costituiscono il necessario presupposto”.

Il monitoraggio nei comuni fino a 15.000 abitanti, unitamente a quello della performance organizzativa, va fatto in modo preferibile attraverso uffici associati da attivare da parte delle province o della città metropolitana.

La sua mancata adozione è sanzionata con il divieto di effettuare assunzioni e conferire incarichi di collaborazione e con la maturazione di responsabilità in capo ai dirigenti inadempienti.

La Funzione Pubblica è impegnata ad attivare specifici percorsi di formazione. La stessa Funzione Pubblica, impegno già rispettato, è impegnata a dare corso alla attivazione di “un portale per l’inserimento del Piano da parte delle pubbliche amministrazioni, ove sono consultabili le linee guida elaborate dalle competenti autorità, ed è reso disponile il template per la predisposizione del Piano per le pubbliche amministrazioni che lo richiedano” ed inoltre a monitorare l’attuazione del PIAO. Non devono maturare oneri aggiuntivi per le PA a seguito della sua adozione ed attuazione.

Con il decreto del Ministro per la Pubblica Amministrazione, emanato d’intesa con quello della Economia e delle finanze, sono definiti i contenuti del PIAO e della forma semplificata prevista per le PA che hanno meno di 50 dipendenti.

Per espressa previsione contenuta in tale provvedimento, si devono considerare esclusi tutti i documenti finanziari che non compresi nell’elenco contenuto nell’articolo 6 del D.L. n. 80/2021, cioè della disposizione che fissa il contenuto del PIAO stesso. Esso viene suddiviso in una scheda anagrafica iniziale, in due specifiche sezioni ed in una finale di monitoraggio.

Nella prima sezione, accanto ai dati anagrafici dell’ente, vengono inserite le principali informazioni sui contesti interni ed esterni: esse risultano particolarmente utili per delineare il quadro di riferimento in cui si collocano le scelte strategiche dell’ente, a partire da quelle per la prevenzione della corruzione.

La seconda sezione è notevolmente snellita per gli enti con meno di 50 dipendenti. Viene conservata la sottosezione sulla performance così da potere consentire l’attivazione del relativo ciclo, ai sensi delle previsioni dettate dal d.lgs. n. 150/2009. Nella sottosezione Rischi corruttivi e trasparenza, che permane, le regole sono inoltre significativamente limitate e vi è la possibilità in via ordinaria di non dovere dare corso all’aggiornamento annuale.

La terza è definita come “sezione organizzazione e capitale umano”. Essa è suddivisa nelle seguenti sottosezioni: “Struttura organizzativa” con la illustrazione del modello organizzativo; “Organizzazione del lavoro agile” con la indicazione delle principali condizioni da rispettare e “Piano triennale dei fabbisogni di personale” con la indicazione della consistenza di personale al 31 dicembre dell’anno precedente e con la fissazione dei suoi contenuti essenziali.

Nella sezione Monitoraggio devono essere indicate le relative modalità operative, compresa la rilevazione della soddisfazione degli utenti. Essa prevede l’intervento dell’organismo di valutazione, in particolare per gli obiettivi di performance, e, per la parte anticorruzione, sulla base delle indicazioni dell’Anac.

Nella redazione della proposta di PIAO si è tenuto conto di tali indicazioni.

Un elemento che caratterizza la proposta di Piano Integrato di Attività e di Organizzazione è costituito dalla presenza di indicazioni espresse sia sugli obiettivi di snellimento e semplificazione sia su quelli di digitalizzazioni. Si è ritenuto necessario dare corso alla introduzione di queste previsioni, anche se nello schema di piano tipo contenuto nel prima ricordato decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, emanato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sul sito internet del Dipartimento della Funzione Pubblica a partire dal 30 giugno 2022 mancano delle espresse indicazioni al riguardo.

Si deve inoltre sottolineare che la stessa scelta è stata compiuta per la parte relativa alle indicazioni che finora sono state contenute nel piano delle azioni positive, documento che anch’esso deve essere considerato come inglobato nel Piano Integrato di Attività ed Organizzazione, ma per il quale mancano indicazioni da parte del prima citato decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, emanato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sul sito internet del Dipartimento della Funzione Pubblica a partire dal 30 giugno 2022, documento che ricordiamo contiene il prototipo di PIAO per tutte le PA.

Per concludere le sottosezioni riferite alla prima parte del PIAO, si deve sottolineare che in tema di prevenzione della corruzione e della trasparenza si è tenuto conto delle indicazioni che sono state dettate nel corso di questi anni da parte dell’Anac, con particolare riferimento ai Piani Nazionali che sono stati dalla stessa elaborati. Si è inoltre tenuto conto della condizione attuale, alla luce dei risultati derivanti dalla concreta applicazione delle previsioni dettate dai cd piani anticorruzione degli anni precedenti. Una particolare attenzione è dedicata al censimento ed al monitoraggio dei processi e dei procedimenti amministrativi a partire da quelli che hanno un tasso di rischio di corruzione che si deve definire come elevato, nonché alla indicazione delle misure di prevenzione -siano esse specifiche che generali- già adottate e soprattutto a quelle che devono essere adottate. In tale ambito si deve ricordare che la proposta tende a semplificare per quanto possibile i vincoli procedurali e che appare indispensabile al riguardo la valorizzazione della utilizzazione degli strumenti informatici e telematici. Il tutto in forma semplificata, per come espressamente consentito per queste amministrazioni.

La proposta indica le scelte che caratterizzano l’ente per la parte riguardante il modello di organizzazione. Anche con riferimento a questa indicazione si deve sottolineare la stretta connessione che si è stabilita con le priorità politico strategiche dell’ente e, soprattutto, con le finalità di creazione di valore pubblico che si vogliono perseguire e raggiungere nell’arco triennale. In tale ambito costituisce un elemento caratterizzante la proposta di PIAO la specifica attenzione che viene dedicata alla individuazione dei profili professionali, tema che ricordiamo essere rimesso alla autonomia delle singole amministrazioni e che assume un particolare rilievo ed una rilevante importanza per la migliore organizzazione delle risorse umane. Nella stessa sottosezione viene inoltre dedicato uno specifico spazio alla dotazione organica, documento che continua ad essere un elemento che tutte le PA devono necessariamente possedere.

Relativamente alla sottosezione “lavoro agile”, la proposta di PIAO è pienamente rispettosa delle indicazioni dettate dalla specifica direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica, nella attesa delle previsioni che dovranno essere dettate dal rinnovo del contratto collettivo nazionali di lavoro del triennio 2019/2021. Essa si caratterizza inoltre per le previsioni che sono dettate con riferimento alla specifica condizione dell’ente, a partire dalla individuazione di carattere generale delle attività che non sono suscettibili di essere svolte con questa modalità.

La sottosezione piano del fabbisogno contiene, nel rispetto delle indicazioni dettate dal prima ricordato decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione, emanato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sul sito internet del Dipartimento della Funzione Pubblica a partire dal 30 giugno 2022, le scelte che l’ente assume come prioritarie per lo svolgimento della propria attività, ivi compresa la indicazione delle modalità di assunzione e della introduzione in questo ambito di iniziative per la valorizzazione delle professionalità esistenti tra i dipendenti.

Sono strettamente e direttamente connesse le scelte contenute nella parte dedicata al piano delle attività formative, che viene considerato come uno degli strumenti di maggiore rilievo per la crescita professionale del personale e per il miglioramento della qualità dell’attività amministrativa.

Infine, la sezione dedicata al monitoraggio è stata redatta in modo da consentire che questa attività sia effettivamente svolta, che non determini aggravi ed appesantimenti e che i suoi esiti possano essere utilmente utilizzati per migliorare l’attività della amministrazione.

 

Per tutte le informazioni tecniche si rimanda alla Guida Operativa Generale (Guida Operativa Generale) attivabile dal menù Help.

 

 

 

Le novità di questa versione

 

 

Giornale delle comunicazioni di questo prodotto: Il giornale delle comunicazioni, attivabile dal menù Help, consente all’utente di visualizzare, in qualsiasi momento le modifiche normative e/o tecniche apportate al prodotto;

 

Manuale on line attivabile dal menu Help di ogni programma.

 

Modalità di stampa in formato .pdf per salvare le stampe (relazioni, mappe, tabelle, ecc..) direttamente in formato tipografico non modificabile utile per la pubblicazione sul sito web o da copiare su cd-rom.

 

Funzione correzione automatica, per rilevare e correggere automaticamente gli errori di battitura, le parole con errori di ortografia, gli errori grammaticali.

 

Ottimizzatore di stampa, per ottimizzare la dimensione dei documenti ed i salti pagina in presenza di tabelle, grafici ed immagini.

 

Inserimento in ogni programma del menu Internet che consente di collegarsi alle seguenti pagine:

 

§  "Acquisto prodotto" per contattare la Divisione Commerciale;

§  "Registrazione prodotto" per accedere al servizio di registrazione on-line e/o e-mail;

§  "Post vendita prodotto” per poter esprimere una valutazione sul prodotto ed eventuali suggerimenti per migliorarlo;

§  "Aggiornamento prodotto" da cui effettuare il download di eventuali aggiornamenti del programma;

§  "Riferimenti normativi" per accedere agli eventuali riferimenti normativi riguardanti il programma in uso;

§  "Aggiornamento normativo" per accedere al servizio PAWEB.

 

Funzionalità di sistema

 

Il sistema Cel Servizi live garantisce l'accesso dal software direttamente a tutti gli altri servizi del Gruppo Editoriale CEL (Banche dati, Paweb e Forum) senza necessità di chiudere o uscire dal programma.

Analizziamo i singoli bottoni interattivi:

 

-           consente di attivare /disattivare Cel Servizi Live;

 

-           consente di verificare la presenza di eventuali aggiornamenti del programma, segnalata anche da una maschera che appare in fase di apertura del software. Gli aggiornamenti che si attivano da questa icona (o dalla maschera che appare in fase di apertura del programma) si installano automaticamente e, al termine della installazione, anche il programma si riavvia in modo automatico;

 

-           consente di visualizzare i riferimenti normativi del software e/o di consultare tali riferimenti cliccando sui link delle Banche Dati Integrate e di Paweb;

 

-           consente di accedere alla pagina web delle Banche Dati Integrate;

 

-           consente di accedere al servizio Paweb;

 

-           consente di collegarsi al Forum Cel Servizi.it.

 

 

Parametri

 

 

La maschera richiede l’inserimento dello stemma che sarà poi visibile sulla copertina della relazione.

 

Nella sezione "Stemma ente":

 

 l’immagine desiderata;

 lo stemma visualizzato.

 

Inoltre, è possibile selezionare se, nella relazione, per ogni record e tabella l’utente vuole visualizzare;

 

-          Codice e Denominazione;

-          Solo Denominazione.

 

 

 salva le informazioni inserite e chiudi.

 

 

Popolazione

 

 

La maschera consente di inserire i dati relativi alla composizione della popolazione residente per gli anni in esame.

 

La popolazione viene suddivisa nelle seguenti categorie:

 

·         Donne;

·         Uomini

·         In età prescolare (0/6 anni);

·         In età scuola obbligo (7/14 anni);

·         In forza lavoro 1ª occupazione (15/29 anni);

·         in età adulta (30/65 anni);

·         In età senile (oltre 65 anni).

 

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Popolazione - Andamento

 

 

Nella maschera vanno inseriti i dati relativi all’andamento demografico (da reperire con l’ausilio del servizio Anagrafe e Stato civile) relativo agli ultimi dieci anni.

 

La maschera si compone di 5 colonne: nella prima è indicata l’annualità di riferimento, nelle altre è richiesto l’inserimento dei dati relativamente:

-          Andamento popolazione;

-          Saldo Naturale;

-          Andamento Migratorio;

-          Stranieri Residenti.

 

 

 salva le informazioni inserite e chiudi.

 

 

Economia Locale

 

 

La maschera richiede l’inserimento dei dati relativi ai principali elementi che caratterizzano l’economia locale:

 

·         Reddito medio pro capite annuo;

·         Numero delle imprese complessive;

·         Numero delle imprese artigiane;

·         Numero delle imprese commerciali;

·         Numero degli occupati;

·         Tasso di disoccupazione;

·         Numero dei pensionati;

·         Reati denunciati.

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Dati Finanziari

 

 

La maschera richiede l’inserimento dei principali dati finanziari in modalità sintetica relativamente alle annualità indicate.

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Reati

 

 

La maschera consente di indicare i principali reati contro la Pubblica Amministrazione rappresentano una categoria di delitti particolarmente gravi, che puniscono comportamenti lesivi dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento che ispirano e caratterizzano l’agire amministrativo.

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Anagrafica

 

 

L’art. 54 del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 "Codice dell'Amministrazione Digitale" prevede che: ‘ i siti delle pubbliche amministrazioni centrali contengono necessariamente i seguenti dati pubblici:

- l'organigramma, l'articolazione degli uffici, le attribuzioni e l'organizzazione di ciascun ufficio anche di livello dirigenziale non generale, nonché' il settore dell'ordinamento giuridico riferibile all'attività da essi svolta, corredati dai documenti anche normativi di riferimento’. 

 

La maschera consente di inserire le informazioni relative all’organigramma dell’ente.

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Organizzazione - Personale - Classificazione

 

 

La maschera consente di effettuare una classificazione del personale dell’ente così come previsto dall’art. 1 CCNL 1999, dal contratto medesimo viene disciplinato il sistema di classificazione professionale del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinatoescluso quello con qualifica dirigenziale, dipendente dalle amministrazioni locali.

 

Si compone di due colonne:

 

-          Codice;

-          Descrizione.

 

Comandi della mappa:

 

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Organizzazione - Personale - Classificazione - Profili

 

 

Il sistema di classificazione professionale, nell’ambito del quale viene inquadrato il personale assunto presso gli enti locali, è stato delineato dal Contratto collettivo nazionale sottoscritto il 31 marzo 1999 e ancora oggi vigente.

Il Contratto del 1999 ha classificato il personale, suddividendolo in quattro categorie, individuate, rispettivamente, con le lettere dell’alfabeto A, B, C e D; per ognuna di esse vi è l’indicazione dei requisiti professionali necessari per lo svolgimento delle pertinenti man­sioni.

La maschera richiede l’inserimento, per ogni categoria, di ulteriori elementi di dettaglio .

Si compone di due colonne:

 

-          Codice ;

-          Descrizione.

 

Comandi della mappa:

 

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Ente - Strutture

 

 

La struttura organizzativa è articolata in Settori, Unità Organizzative ed Uffici ed è rappresentata dall’organigramma.

La maschera consente di inserire le principali strutture dell’ente.

 

Comandi della mappa:

 

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Ente - Strutture - Servizi

 

 

In questa sezione è richiesto l’inserimento dei dati relativi ai servizi dell’ente ossia delle unità organizzative, di livello non dirigenziale, a cui vengono preposti posizioni organizzative nominate dal Dirigente.

 

Comandi della mappa:

 

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Performance

 

 

La maschera consente di inserire le principali indicazioni strategiche ed operative che l’ente intende perseguire nel triennio.

 

Comandi della mappa:

 

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Priorità Strategiche

 

 

Le linee programmatiche di mandato sono un documento che contiene gli indirizzi, gli obiettivi e le più significative iniziative che il Sindaco e la sua Giunta intendono realizzare nel corso del loro mandato. Il documento è previsto dal comma 3, art 46 del Testo Unico degli Enti Locali ed è disciplinato dall’art. 15 dello Statuto del Comune.

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Rischi Corruttivi

 

 

Il processo di gestione del rischio corruttivo deve essere progettato ed attuato tenendo presente le sue principali finalità, ossia favorire, attraverso misure organizzative sostenibili, il buon andamento e l’imparzialità delle decisioni e dell’attività amministrativa e prevenire il verificarsi di eventi corruttivi. La mappatura dei processi, l’analisi e la valutazione del rischio, migliorando la conoscenza dell’amministrazione, consentono di alimentare e migliorare il processo decisionale alla luce del costante aggiornamento delle informazioni disponibili.

Per ciascun processo la maschera richiede l’inserimento delle seguenti informazioni:

 

-          Fasi/Attività;

-          Struttura responsabile

-          Tipo e livello di rischio;

-          Misure adottate;

-          Tempi.

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Gestione - Personale - Classificazione

 

 

La maschera consente di effettuare una classificazione del personale dell’ente.

 

 salva le informazioni inserite e chiudi.

 

 

Gestione - Personale - Classificazione - Profili

 

 

Per ciascuno profilo del personale dell’ente è possibile indicare degli  elementi di dettaglio.

Per ciascun profilo, riportato automaticamente dalle maschere precedenti, devono essere inserite le seguenti descrizioni:

-          Attività;

-          Responsabilità e autonomie;

-          Relazioni interne/esterne;

-          Conoscenze;

-          Capacità e orientamento;

-          Requisiti di accesso.

 

 salva le informazioni inserite e chiudi.

 

 

Personale - Formazione

 

 

Il Piano della Formazione del personale è il documento programmatico che, tenuto conto dei fabbisogni e degli obiettivi formativi, individua gli interventi formativi da realizzare nel corso dell’anno. Attraverso la predisposizione del piano formativo si intende, essenzialmente, aggiornare le capacità e le competenze esistenti adeguandole a quelle necessarie a conseguire gli obiettivi programmatici dell’Ente per favorire lo sviluppo organizzativo dell’Ente e l’attuazione dei progetti strategici.

 

In questa sezione del programma è richiesto l’inserimento delle informazioni relative:

·         Tema del corso;

·         N. Corsi;

·         N. Ore;

·         N. partecipanti.

 

Comandi della mappa:

 

 inserisci, cancella, sposta record in su, sposta record in giù e chiudi.

 

 

Personale - Strutture Profili

 

 

Il Piano triennale dei fabbisogni di personale è lo strumento attraverso il quale l’organo di vertice dell’Amministrazione assicura le esigenze di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse umane necessarie per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e con i vincoli normativi alle assunzioni di personale e di finanza pubblica. La programmazione del fabbisogno di personale deve ispirarsi a criteri di efficienza, economicità, trasparenza ed imparzialità, indispensabili per una corretta programmazione delle politiche di reclutamento e sviluppo delle risorse umane.

La maschera consente di inserire le principali informazioni relative al piano di fabbisogno di personale dell’ente.

 

 salva le informazioni inserite e chiudi.

 

 

GUIDA OPERATIVA GENERALE

 

 

Utilità

 

 

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Per le AVVERTENZE si fa rimando alla guida operativa generale.

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