Per quanto concerne i bilanci, due emendamenti al decreto Milleproroghe puntano ad inserire altrettanti irrigidimenti a seguito di quanto previsto dalla sentenza n. 4/2020 della Corte costituzionale e della disapplicazione del metodo semplificato di calcolo del fondo crediti dubbia esigibilità a rendiconto. Per ammortizzare i buchi che emergeranno nel consuntivo 2019 di molte amministrazioni, verrà consentito di spalmarli su 15 anni mentre, a regime, la contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità verrà equiparata a quella già in essere per le regioni con la previsione della copertura delle rate annuali mediante le quote accantonate. In materia di tributi, in vista dell'istituzione, a decorrere dal 2021, della c.d. local tax inserita dalla Manovra 2020, si vorrebbe abrogare tutta la disciplina vigente in materia di Tosap, Cosap, pubblicità ecc., senza specificare che essa rimane comunque in vigore fino al prossimo 31 dicembre. Nessun ripensamento, invece, sul divieto immediato di incremento delle tariffe. Per quanto concerne il personale, viene parzialmente rivista la nuova disciplina delle assunzioni previste dall'emanando D.P.C.M. attuativo dell'art. 33, co. 2 del D.L. n. 34/2019: si prevede, cioè, che gli enti che si collocano nella fascia intermedia fra i virtuosi e i non virtuosi avranno come tetto non più la spesa come certificata dall'ultimo rendiconto, ma il relativo valore rapportato alla media delle entrate correnti, al fine di consentire, a fronte di un incremento delle seconde, anche una corrispondente espansione della prima.
Nel pacchetto di emendamenti trova spazio anche una modifica che estende il supporto del Formez ai comuni in difficoltà nell'applicazione pratica delle riforme oltre che a favore dei mini-enti, e ai municipi in dissesto finanziario o che abbiano deliberato la procedura di riequilibrio pluriennale per il sostegno alla gestione finanziaria e contabile. Prevista anche una corsia preferenziale in materia di assunzione di personale a favore degli enti con ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato o con piano di riequilibrio pluriennale approvato. Infine, si prova a porre un freno al proliferare di indirizzi interpretativi spesso divergenti fra le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, assegnando in via esclusiva la funzione consultiva alla Sezione delle autonomie, con l'obiettivo di garantire "indirizzi interpretativi univoci da parte delle amministrazioni regionali e locali in materia di contabilità pubblica".
Consulta, in particolare, sullo stesso argomento:
"Doppio correttivo ai conti locali"
"Divieto di utilizzare le anticipazioni per modificare il risultato di amministrazione"
"Anticipazioni senza trucchi"
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